Tbc, uomini contagiati da gatti Primo caso al mondo nel Regno Unito

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  1. Nannarè
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    INFEZIONI di tubercolosi a causa del gatto domestico: sembra il primo evento scientificamente provato del contagio gatto-uomo. Sono due i casi di Tbc attiva (che rispondono alle cure) denunciati dall'autorità inglese (Public Health England) nel Berkshire e nell'Hampshire. Si tratta di un evento raro, anche se il batterio della tubercolosi si ritrova negli animali, tanto che uno degli otto sottogruppi porta il nome di Mycobacterium bovis, presente ed isolato appunto nei bovini. Le possibilità di trasmissione da animale a uomo avvengono tramite respiro, ingestione, contatti tra batterio e ferita nella pelle.

    Sulla rivista Veterinary Record è stato pubblicato ora lo studio, relativo all'anno scorso, di nove casi di infezioni di Tbc nei gatti. Dopo i test eseguiti sulle persone si sono identificati i due casi di tubercolosi attiva negli uomini.

    L'analisi molecolare dei ceppi ha potuto identificare la trasmissione gatto-uomo. Inoltre sono stati identificati altri due casi di tubercolosi latente in due persone, ma su questi non vi è dimostrazione della correlazione con i gatti. Dei nove gatti individuati con tubercolosi, sei sono deceduti e tre sono in trattamento.

    Giorgio Besozzi, presidente di Stop Tb Italia, conferma: "Mi sembra la prima segnalazione di una trasmissione gatto-uomo documentata (stesso genotipo). Ipotesi in tal senso ne sono uscite in passato ma senza la documentazione genetica, con le metodiche attuali possiamo ripercorrere trasmissioni ed epidemie in modo dettagliato, quindi è probabile che arrivino altre segnalazioni". "In senso lato è molto più probabile che siano gli uomini a trasmettere la malattia agli animali (tranne la classica forma bovina che colpisce mungitori e simili): è comunque malattia molto rara nei gatti, possibile che abbiano bevuto latte infetto", continua l'esperto.

    Per la microbiologa Daniela Cirillo, capo del laboratorio sovranazionali di riferimento sulla Tbc al San Raffaele di Milano, "se gli animali domestici si infettano con ceppi di tubercolosi, possono anche loro trasmettere all'uomo con cui convivono. Si sono visti anche cani malati. Purtroppo la legge dice di abbatterli e non curarli".

    di MAURIZIO PAGANELLI
    www.repubblica.it/

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